lunedì 12 febbraio 2018

Rocco Chinnici, 2017




Regia di Michele Soavi, con Sergio Castellitto (Rocco Chinnici), Cristiana Dall'Anna (Caterina Chinnici)., Manuela Ventura (Tina Chinnici), Virginia La Tella (Elvira Chinnici),Luigi Imola (Giovanni Chinnici), Bernardo Casertano (Paolo Borsellino), Paolo Giangrasso (Giovanni Falcone), Bruno Torrisi (CEsare Terranova),Maurizio Puglisi (Gaetano Costa), Alessandro Cosentini (Manlio Averna).



Il 29 luglio 1983 il giudice un'autobomba posta davanti al palazzo  in cui viveva con la famiglia causa la morte del giudice Rocco Chinnici, dei due agenti di scorta Salvatore Bartolotta e Mario Trapassi e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi.
Rocco Chinnici era da tempo nel mirino; in prima linea nella lotta contro la mafia ancora quando si diceva "la mafia non esiste",aveva da poco fondato il pool antimafia assieme a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Giuseppe Di Lello;  anche  la figlia Caterina, diventata a sua volta magistrato, è riuscita a lavorare accanto al padre ereditandone in qualche modo l'impegno. Caterina rievoca la vita del padre, segnata da un grande amore per la famiglia (la moglie Agata  e i tre figli Caterina, Elvira e Giovanni) e dal senso di giustizia, sia nella carriera iniziale di pretore sia in quella di giudice antimafia....



Ispirato al libro biografico di Caterina Chinnici "E' così lievi il tuo bacio sulla fronte" (2014 ), aspettavo da tempo questo film per la tv che non ha deluso le mie aspettative.

Innanzitutto mi sono sempre chiesta perchè aspettare tanto a raccontare la storia di questo coraggioso giudice, che fu il primo ad avere l'idea di creare il pool antimafia scegliendo tra i colleghi Falcone e Borsellino, e fu il primo fatto saltare per aria assieme alla scorta e al portiere del condominio in cui abitava. Meglio tardi che mai quindi, con un film che- come il libro- rifiuta l'agiografia raccontando la dimensione del giudice come professionista ma anche come padre e marito di famiglia.
Nel film viene narrato come anche la figlia Caterina abbia seguito le orme paterne, e sia anche riuscita a collaborare col padre prima che venisse ucciso. Certo, essendo la storia nota non si può non ricreare comunque il clima difficile, di omertà, di ostacoli, a volte anche di offese in cui non solo Chinnici ma tante persone coraggiose hanno dovuto lottare in quegli anni (Cesare Terranova, Boris Giuliano, Piersanti Mattarella e molti altri), sacrificando anche la loro vita. Terribile pensare sopratutto che ogni volta che qualcuno veniva ammazzato, agli altri non rimaneva che chiedersi chi sarebbe stato il prossimo.
Chinnici è interpretato da Sergio Castellitto, che seppure fisicamente poco somigliante al vero giudice, è come sempre molto bravo a tratteggiarne la personalità. Molto bravi anche gli altri attori comprimari in un film non proprio facilissimo per chi è sensibile a certi argomenti.




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