sabato 30 settembre 2017

Non sposate le mie figlie! (Qu'est-ce qu'on a fait au Bon Dieu?), 2014

 Regia di Philippe de Chauveron, con Christian Clavier (Claude), Chantal Lauby (Marie), Frederique Bel (Isabelle), Julia Piaton (Elodie), Emile Caen (Segolene),Elodie Fontane (Laure),Frederic Chau  (Chao), Ary Abittan (David), Medi Sadoun (Rachid), Noom Diawara (Charles).





Claude e Marie sono una coppia di borghesi cattolici praticanti con quattro figlie, ognuan delle quali ha sposato un uomo di cultura non occidentale: Isabelle Ha sposato il mussulmano Rachid, Odile l'ebreo David e Segolene il cinese Chao. anche se i suoceri amano definirsi liberali e di larghe vedute, gli incontri familiari non sempre sono facili, non solo tra i suoceri cattolici e i generi, ma anche fra i tre cognati che non mancano di punzecchiarsi e fare battute sulle rispettive culture di origine.
Durante la cena di Natale tutta la famiglia però compie enormi sforzi per mettere da parte permalosità e motivi di discussione e creare un clima di serenità e affetto, riuscendoci. Ed è proprio questo che incoraggia la figlia minore, Laure, ad annunciare di essere fidanzata con Charles e di avere deciso di accettare la sua proposta di matrimonio.
Quello che i genitori non sanno è che Charles è di origine africana....





"Indovina chi viene a cena?", forse il primo film a trattare il tema della coppia mista, è del 1967 ; da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ma anche al giorno d'oggi film di questo tipo continuano a essere spunto per interessanti riflessioni e anche per divertenti film che possono servire allo scopo, visto che la multiculturalità è un concetto molto ampio e spesso
In questa versione francese e contemporanea la modernità ci mette lo zampino, ma sostanzialmente l'argomento rimane lo stesso: ora abbiamo tre generi di etnie e culture completamente diversi, seppure nati e vissuti in Francia, che entrano nella famiglia di due suoceri fermamente cattolici. Gli Equivoci, le battute volute o meno si sprecano, e non solo con i due cattolici ma anche fra di loro- molto bella questa decisione, i quanto illustra che il razzismo sono è solo ed esclusivamente di bianchi contro neri o europei contro arabi- inpltre, quando verrà introdotta la famiglia africana, viene mostrato come anch'essi abbiano dei pregiudizi verso i bianchi. Qui in particolare sono i due padri, nonostante litighino sempre per le loro culture, a fare fronte comune quando si tratta di annullare il matrimonio dei due figli, mentre le madri, più sagge, di adopereranno a risolvere la situazione.
Anche fra le quattro sorelle la situazione non è delle migliori: alla notizia del matrimonio col giovane africano, le prime tre protestano contro l'ultimogenita dicendo che non è giusto sconvolgere l'equilibrio faticosamente costruito dai genitori con i loro mariti....comodo eh?
L'assunto di base del film, in realtà, è espresso in una frase del personaggio di David, che afferma che in fondo siamo tutti un po' razzisti. 
Gli attori mi sono sembrati tutti ottimi e in parte, e in particolare mi hanno divertito i duetti della "strana coppia" Clavier e N'zonzi, padri terribili intenti a scongiurare le odiate nozze che verrano ricondotti alla ragione dalle rispettive mogli.
Molto interessante e attuale.





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