mercoledì 6 aprile 2016

Un bacio, 2016



Regia di Ivan Cotroneo, con Rimau Grillo Riztberger (Lorenzo),Valentina Romani (Blu),Leonardo Pazzagli (Antonio), Simonetta Solder (Nina),Thomas Trabacchi (padre di Lorenzo).





Blu, Antonio e Lorenzo sono tre compagni di scuola, emarginati per diversi motivi da un gruppo di bulletti: la prima perchè ritenuta una che va con tutti, il secondo perchè ritenuto un mezzo ritardato e il terzo perchè gay.
Spinti dalla solitudine e dall'emarginazione i tre si avvicinano e fra loro nasce una bellissima amicizia, in cui le rispettive diversità si trasformano in punti di forza....




Raccontare l'adolescenza non è mai facile: sia che lo si faccia in un libro, film, serie tv il rischio di cadere in tutta una serie di stereotipi che purtroppo accompagnano questo periodo della vita ("Il periodo più felice", "i migliori anni", "gli anni più belli" o anche "l'età della stupidera" ecc ecc ) è sempre altissimo, sopratutto se vengono raccontati secondo la prospettiva (quasi sempre nostalgica) di un adulto.
Finora, che io ricordi, l'unico che è riuscito in questa difficile impresa è stato Stephen King nel suo racconto "Il corpo", da cui è stato tratto il  bellissimo ( e altrettanto fedele allo spirito del racconto) "Stand by me- Ricordo di un'estate". O anche, se vogliamo il cult anni '80 "The breakfast club".
Ora si aggiunge anche questo film di Ivan Cotroneo, bellissimo e spiazzante, sensibile e coraggioso, che omaggia il celebre "Jules e Jim" ma che, a mio avviso, è molto meglio.
E' un film sponsorizzato come "contro il bullismo e l'omofobia"...ma non è solo questo.
Tre ragazzi che inizialmente nemmeno si guardano, nonostante siano compagni di classe, con famiglie normali che li amano anche se tutti e tre hanno un background di non sempre facile gestione: Lorenzo è appena stato adottato dopo aver vissuto da sempre in una casa-famiglia, il fratello di Antonio è morto un anno prima in un incidente, e il ragazzo spesso lo immagina accanto a lui come guida; Blu vive con due genitori uniti ma nascondendo alla madre, aspirante scrittrice, le lettere di rifiuto dei vari editori, per proteggerla dalle delusioni.
I loro genitori li amano e li accettano così come sono.
A scuola la musica è totalmente diversa: le stravaganze di Lorenzo e il suo essere dichiaratamente gay lo rendono da subito il bersaglio migliore per i bulli, che già emarginavano Antonio perchè lento di comprendonio e Blu perchè "troia"(storia dietro alla quale si celerà ben altra verità rispetto a quella raccontata dalla stessa ragazza); il primo reagisce chiudendosi sempre di più in sè stesso, la seconda invece scatta a muso duro con tutti, ben consapevole che non c'è nessuno a difenderla se non lei stessa. Le storie di questi tre teneri e allo stesso tempo forti ragazzi, soli contro tutti, mi ha intenerita e commossa, anche perchè in ognuno di loro ho rivisto qualcosa di me stessa alla loro età: in Lorenzo ho rivisto la fantasia di diventare famoso perchè "così tutti ti vogliono bene", in Blu ho rivisto- oltre alla passione per la scrittura- lo scattare con tutti perchè sempre sulla difensiva, il sentirsi giudicata ingiustamente dalla madre e quel dire "vabbè, tanto fra due anni sono maggiorenne e me ne vado",o quel pensare che poi nella vita si sarebbe presa tutto con gli interessi (Tseeeeeeeeee!!!! ma a 16 anni giustamente è meglio non dirlo), in Antonio ho rivisto il silenzio, il non riuscire ad aprirsi verso gli altri e quel desiderio di voler essere come loro pur desiderandolo. Ho invidiato il loro forte legame perchè- seppure per un breve periodo- li rende felici. E anche qui è un'esperienza che mi è mancata, riguardo alle amicizie.

Ho tifato per loro, mi sono affezionata e ho sperato...il finale inaspettato e spiazzante mi ha lasciato l'amaro in bocca, ma anche in questo si riconferma la scelta di non stereotipare la storia.
Quello che ho trovato purtroppo poco credibile sono i genitori: a parte quelli di Lorenzo (meravigliosi), questi cercano un dialogo con i propri figli, vanno loro incontro, cercano di capirli, li appoggiano....in particolare la mamma di Blu, dopo aver litigato con la figlia, riconosce di essere nel torto e si allontana da casa per qualche giorno per renderle più facile farsi passare la rabbia!!!!! Sarò troppo condizionata dalla mia non felice esperienza in tal senso, ma mi sono sembrati quasi irreali.
Ottimi i tre giovanissimi protagonisti e anche gli altri comprimari, ottima location e colonna sonora, che rispecchia il target giovanilistico senza cadere in scelte stereotipate. Ho provato tante emozioni e credo che a un film a volte non si può chiedere di meglio.





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