giovedì 28 gennaio 2016

Perlasca, un eroe italiano, 2002




Regia di Alberto Negrin, con Luca Zingaretti (Giorgio Perlasca),Amanda Sandrelli (Magda),Franco Castellano (Adam),Jerome Anger (Avvocato Farkas),Giuliana Lojodice (Madame Tournè), Christiane Filangieri (Eva).


Budapest, 1944: Giorgio Perlasca è un commerciante italiano che si trova in Ungheria per conto della ditta per cui lavora. Nonostante sia un fascista convinto, assitendo alle persecuzioni degli ebrei decide di fare qualcosa per aiutarli: sfruttando un biglietto firmato dal generale Franco che gli era stato consegnato alla fine della guerra civile spagnola (per la quale aveva combattuto), finge di essere Jorge Perlasca, console spagnolo, e strappa alla morte circa 5000 ebrei trovando rifugio per loro nei palassi di proprietà dell'ambasciata spagnola.....




In occasione del giorno della Memoria, ecco una delel mie fiction preferite in assoluto, ispirata al libro "La banalità del bene" di Enrico Deaglio: la storia- rimasta nascosta per più di cinquant'anni a causa della modestia del protagonista- di Giorgio Perlasca, italiano fascista convinto che in Ungheria salvò circa 5000 ebrei fingendosi console spagnolo e mettendo quindi a rischio la sua stessa vita.
Una storia bellissima di coraggio e altruismo che viene molto ben raccontata in questa appassionante fiction, che mette in risalto la figura umana di Perlasca (interpretato da un ottimo Luca Zingaretti), uomo di buon cuore, con una buona dose di arroganza e incoscienza che gli permettono di mettere in piedi una grossa truffa ai danni dei tedeschi, che riesce a portare avanti grazie all'aiuto di alcuni complici, a tanta caparbietà e trovate fantasiose e rischiose.
Accanto a lui si intrecciano alcune storie di altri personaggi, tra cui hanno molta importanza quella della ex maestra Magda e di sua figlia Lily e quella di Adam e di sua figlia. Ho trovato che  ogni attore recita in maniera sentita la propria parte, questo ovviamente contribuisce all'ottima riuscita della fiction.
Come sempre quando si parla di fatti di questo tipo, i momenti drammatici e toccanti abbondano, e purtroppo è inevitabile che non vada tutto così liscio come lo spettatore- seppure consapevole di ciò che sta guardando- spera sempre; ma quando alla fine ci si trova dvanti alle persone salvate che ringraziano il loro salvatore, non si può che essere grati anche noi a quest'uomo che tanto ha fatto per gli altri, tanto da essere insignito nel 1989 da Israele del riconoscimento di "Giusto fra le nazioni".
Una storia da far conoscere il più possibile, un esempio per tutti.
Per non dimenticare.





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