mercoledì 16 settembre 2015

La donna della mia vita, 2010




Regia di Luca Lucini, con  Stefania Sandrelli (Alba), Alessandro Gassman (Giorgio), Luca Argentero (Leonardo), Valentina Lodovini (Sara), Sonia Bergamasco (Carolina).


Giorgio e Leonardo sono due fratelli diversissimi tra loro: il primo è un medico sciupafemmine, nonostante sia sposato con Carolina; il secondo lavora nell'azienda di famiglia ed è un ragazzo timido e sensibile, addirittura reduce da un tentato suicidio per l'ennesima storia d'amore finita male.
Ad una festa Leonardo conosce Sara ed è subito amore...peccato che lei sia una delle ex di Giorgio...



Una commedia nella miglior tradizione della "commedia all'italiana", che sotto una storia di sentimenti e rivalità tra fratelli tratteggia personaggi e situazioni abbastanza inquietanti.
A partire dalla vera protagonista assoluta, Alba:apparentemente una mamma-chioccia come ce ne sono tante, in realtà una personcina falsa che con la scusa di fare il bene di tutti tesse la tela di bugie con cui decide i destini di marito e figli, a loro insaputa, influenzando le vite di tutti perchè tutti si conformino alla visione che lei stessa ne ha: il figlio Giorgio deve essere il ritratto dello scapestrato primo marito, Leonardo deve essere per forza sensibile, fedele ecc ecc, l'attuale marito deve essere buono e perfetto, Sara deve essere dolce e materna...in realtà pian piano scopriamo che nessuno di loro è così come Alba lo vede, e solo alla fine forse avremo un "disvelamento" anche in questo senso, oltreche nella (Comunque inaspettata) conclusione della vicenda.
Buone le interpretazioni degli attori, sopratutto la Sandrelli sempre affabile e amabile nonostante si intuisca, ad un occhio attento, tutto ciò che ho detto prima, per poi arrivare la terzetto di attori giovani: il duo Gassman-Argentero molto bravi nel ruolo di fratelli dalla personalità contrapposte (almeno in apparenza) e la bella Valentina Lodovini, tormentata e alla ricerca dell'amore, forse più degli altri. Ambientazioni calde, morbide, che forse vogliono coccolare lo spettatore e i personaggi ma, visto il continuo della storia, finiscono per avere la stessa funzione del personaggio di Alba.













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