domenica 21 giugno 2015

Buongiorno papà, 2013




Regia di Edoardo Leo, con Raoul Bova (Andrea), Rosabell Laurenti Sellers (Layla), Marco Giallini (Enzo), Edoardo Leo (Paolo ),Nicole Grimaudo (Lorenza ).



il 37enne Andrea lavora nel mondo del cinema e della pubblicità, portando avanti una vita da scapolone e rubacuori impenitente, un Peter Pan che, assieme all'amico   , vive perennemente nel divertimento convinto di essere eternamente adolescente.
Il mondo gli crolla addosso all'improvviso il giorno in cui alla sua porta si presenta Leyla, una 17enne che si scopre essere la figlia che Andrea aveva avuto da una breve avventura quando aveva vent'anni, e di cui lui ignorava l'esistenza; ora che la mamma è morta, Layla desidera conoscere il padre e, assieme al nonno Enzo, rockettaro anni '70, si stabilisce a casa del padre ritrovato.
andrea non può far altro che prendere atto della realtà ed essere catapultato tra scuola, problemi adolescenziali e tutto ciò che ha sempre aborrito, e che finirà per scoprire non gli spiace poi tanto...


Una commedia italiana carina e garbata sul tema della paternità e della sindrome di Peter Pan che purtroppo colpisce sempre più persone (e non solo uomini).
Il protagonista, interpretato con semplicità e senza strafare da Raoul Bova, è un quasi quarantenne come tanti: afflitto dalla suddetta sindrome, è quasi incapace di prendere in considerazioni bisogni e desideri degli altri, non certo per cattiveria quanto piuttosto per immaturità. La sua superficialità lo porta, anche in ambito lavorativo, a ragionare talvolta come un ventenne zuzzerellone, preferendo una moretta procace ma ignorante a un ragazzo in gamba, contro lo stesso parere del suo capo...ragionamento che peraltro gli procurerà qualche meritato guaio, a lungo andare.
Niente di più normale che uno simile stile di vita non abbia mai contemplato la presenza di una donna fissa e sopratutto di un figlio; che però gli capita comunque tra capo e collo dopo ben 17 anni in cui era stato all'oscuro della cosa.

Cresciuta senza padre, rimasta da poco orfana anche della mamma e vivendo in ristrettezze assieme al nonno, Layla è una ragazzina che ha dovuto crescere in fretta e che da subito si dimostra più matura del padre; ma il cambiamento risulterà non spiacevole e positivo per entrambi, sopratutto per Andrea che finalmente saprà lasciarsi alle spalle l'effimera illusione dell'eterna giovinezza per crescere, anche nelle relazioni con gli altri.
Molto bella a questo proposito la scena in cui Layla (una simpatica e brava Rosabell Laurenti Sellers) trova in camera 17 regali, uno per ogni compleanno mancato: è il modo che ha il padre di comunicarle che, definitivamente, ora sono padre e figlia per davvero.
Ma la vera star del film è Marco Giallini nel ruolo di Enzo, il nonno rockettaro , ex musicista negli anni '70 che vive in un camper, porta i capelli lunghi e si veste anni '70; personaggio a sua volta padre non sempre perfetto (della mamma di Layla) che però s mostra portatore di una sua saggezza che aiuta più di un personaggio nel corso del film.
Una commedia gradevole sul senso della vita e un regista "nuovo" (Edoardo Leo) da tenere d'occhio....







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