lunedì 3 novembre 2014

Poveri ma belli, 1957



Regia di Dino Risi, con Renato Salvatori (Salvatore ), Maurizio Arena (Romolo), Marisa Allasio (Giovanna), Lorella de Luca (Marisa ),Alessandra Panaro (Annamaria ), Memmo Carotenuto (Alvaro).


 Salvatore e Romolo sono due  ragazzi romani amici fin dall'infanzia che passano le giornate a divertirsi e corteggiare ragazze, completamente indifferenti ad Annamaria e Marisa, le rispettive sorelle innamorate ognuna dell'amico del fratello.
Un giorno conoscono Giovanna, ragazza esuberante e civetta, abituata a fare strage di cuori e fra loro si instaura una divertente rivalità...


Prototipo per eccellenza della commedia all'italiana, ancora oggi è tra i film italiani più amati, e giustamente: dopo tanti anni non ha perso la sua freschezza e vitalità, e rappresenta ancora lo spaccato di un'epoca di povertà pre-boom economico dove si era più ingenui e ottimisti, convinti (a ragione) che la strada dell'Italia fosse ancora in salita.
Tra i miei film preferiti è uno di quelli a cui sono più affezionata: da ragazzina mi ha fatto tanta compagnia (se non vi è chiaro cosa intenda dire non preoccupatevi, forse un giorno ve ne parlerò meglio), mi divertiva e mi permetteva di vedere come poteva essere la vita "giusta" di ragazzi della mia età, seppure in un'epoca molto lontana da quella in cui io vivevo (anni '90).
Per il film venne coniato un nuovo genere, "neorealismo rosa" per sottolineare come da una parte ci si rifacesse ancora alla lezione dei maestri del neorealismo dell'immediato dopoguerra, parlando di persone povere, che vivono in quartieri popolari -spesso in famiglie numerose- e che devono far fronte ai problemi della vita di ogni giorno,ma dall'altro lato fosse assente la tragicità propria del genere "padre", dato che qui si puntava sopratutto su intrecci di tipo amicale o sentimentale. 


Gli interpreti sono giovani, vivaci, spontanei e simpatici; la loro fisicità ha una certa importanza (Maurizio Arena e Renato Salvatori sono i tipici fustaccioni, Marisa Allasio è la ragazza procace e civetta, la Panaro e la De Luca invece sono le due ragazzine sottili e ingenue) ma solo ai fini di inquadrare anche i caratteri dei personaggi, senza comunque esaurirli del tutto(in particolare le tre ragazze riserveranno qualche sorpresa ai maschietti).
Le schermaglie amorose e scherzose tra i vari personaggi lasciano spazio anche a qualche cammeo ben azzeccato, come quello di Carotenuto nel ruolo di Alvaro, pensionante spione e impiccione o l'apprensivo papà di Giovanna.
Non sono molto imparziale in questa recensione: tra i miei film preferiti è uno dei miei film del cuore.












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