domenica 24 novembre 2013

L'ultima ruota del carro, 2013


Regia di Giovanni Veronesi, con Elio Germano (Ernesto Marchetti), Alessandra Mastronardi (Angelina), Ricky Memphis (Giacinto), Alessandro Haber (Il maestro), Sergio Rubini (Fabrizio),Virginia Raffaele (Mara).


Ernesto Marchetti, traslocatore figlio di un tappezziere, è un italiano come tanti: la storia della sua vita si snoda dal 1977 (anno in cui sposa l'amata Angelina) fino ai giorni nostri.
Soprannominato "L'ultima ruota del carro" da severo padre,attraversa la storia d'Italia con alti e bassi, assistendo come tutti gli italiani a vittorie e miserie...


Molto bello questo film di Veronesi sulla vita di Ernesto Fioretti, un amico del regista- per l'occasione interivstato anche da "Ciak"-
Ernesto è il tipico italiano comune, senza grandi ambizioni se non quella di vivere il più serenamente possibile; cosa che alla fine riesce a fare, dimostrando di non essere proprio "l'ultima ruota del carro", dato che riesce a costruire qualcosa nella vita: una famiglia, dei rapporti di amicizia sinceri, del lavoro....cose che oggi molti di noi non si possono più permettere (e la sottoscritta ne sa qualcosa, ecco perchè il film mi ha lasciato anche un grosso groppo alla gola). Sinceramente? Invidio molto il protagonista, per me è un mito, un vero eroe, dato che nella sua semplicità ( che a volte  rasenta la coglionaggine, ammettiamolo) riesce a mantenersi saldo nei suo valori e nel suo essere se stesso, senza svendersi o tradirsi. Ernesto commette degli errori: accetta una raccomandazione spinto da altri, ma poi se ne pente, ammira Berlusconi agli esordi in politica, ma poi se ne pente...penso che ognuno di noi può riconoscersi in questo italiano medio.
Certo, qualcuno osserva che in questo film "non succede niente"....ma come? E' un'intera vita che viene raccontata e io trovo che possa essere ugualmente interessante anche se non ci sono sparatorie, omicidi, tradimenti, avventure esotiche o altro. 
Molto bravo Elio Germano (inguardabile però con la parrucca da capellone anni '70, per fortuna se li taglia subito!) come sempre, mi sono piaciuti molto anche Ricky Memphis nel ruolo dell'amico intrallazzone sempre pronto a trascinare il protagonista in situazioni rischiose (a sua insaputa naturalmente) e Alessandro Haber nel ruolo dell'artista "genio" ma in fondo molto solo.
Alessandra Mastronardi non mi è dispiaciuta, ma avrei preferito che il ruolo fosse un po' più incisivo, del resto la coppia di attori è riuscita a rendere bene l'amore e l'affiatamento tra i due coniugi, realizzando una bella coppia normale.
Unico appunto, la solita fastidiosa manìa di far interpretare i personaggi agli stessi attori per un'arco di tempo così lungo:forse per i protagonisti da anziani era meglio scelgiere altri attori di quell'età, piuttosto che invecchiarli col trucco a colpi di cazzuola, con un risultato davvero poco credibile visto che a sessant'anni ne dimostrano circa la metà! Pessimo lavoro del truccatore, suppongo. Altro difetto che devo purtroppo rimarcare, scarsa qualità della colonna sonora, che invece visto il lasso di tempo che racconta avrebbe potuto (e meritato) essere davvero tosta.
Per il resto un film davvero bello, nonostante il regista in passato non abbia dato gran prova di sè. Speriamo che sia l'inizio di una nuova- e migliore- parte della sua carriera.




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