lunedì 2 settembre 2013

L'onore e il rispetto- parte III, 2012





Regia di Luigi Parisi e Alessio Inturri, con Gabriel Garko (Tonio Fortebracci), Cosima Coppola (Melina), Alessandra Martines (Francesca De Santis), Cristiano Pasca (Riccardo Zito),Laura Torrisi (Carmela Di Venanzio),Toni Bertorelli (Don Saro Ferlito), Gabriele Rossi (Fortunato Di Venanzio), Eric Roberts (Tom Di Maggio), Giuliana De Sio (Concetta De Nicola, detta Tripolina), Mario Cordova (Don Tano Mancuso), Christopher Cassio Martins Meireles (Lee Di Maggio), Francesco Testi (Renè Rolla), Giulio Forges Davanzati (Giasone De Nicola), Federico Galante (Paride De Nicola),Valerio Morigi (Ettore De Nicola).

Dopo essere guarito dall’attentato organizzato contro di lui da Fortunato di Venanzio, Tonio decide di cambiare vita e uscire dalla criminalità,per vivere tranquillamente sposando Melina e facendo finalmente da padre sia alla figlia Antonia che al nipote Salvatore. Purtroppo i boss non l’hanno dimenticato e Don Tano Mancuso dà ordine di sterminare la famiglia Fortebracci: nell’attentato muoiono Melina e Salvatore, mentre Tonio e Antonia si salvano.
Dopo aver messo al sicuro la figlia Tonio rinuncia ai suoi propositi di tranquillità per vendicare la sua famiglia;  convinto che sia stato Fortunato a mettere la bomba, si allea con la Tripolina, una prostituta che lavora al soldo di Mancuso, madre di cinque figli a sua volta in cerca di vendetta contro i figli dei boss (compreso il solito Fortunato) che le hanno stuprato e ucciso la figlia Venere….



Tre anni dopo la seconda serie, riecco Tonio Fortebracci e compagnia bella (in senso ironico ovviamente), con questa serie attualmente in replica su Canale 5.
Devo dire la verità, questa serie è quella che mi è piaciuta di più delle tre finora realizzate, mi ci sono appassionata più delle altre e gran parte del merito credo sia proprio di Tripolina, il personaggio interpretato (molto bene direi) da Giuliana De Sio, e della sua famiglia.
Le altre vicende e personaggi (comprese quelle riguardanti la famiglia De Nisi, assolutamente inutili a livello narrativo) mi sono spesso sembrate un allungare un brodo tanto per arrivare a sei puntate. Del resto, è più che normale: a ogni puntata succedeva una mattanza, tant’è vero che arrivati alla terza puntata mancava già metà del cast…se non mettevano tutti quei personaggi con relative storie, come facevano ad arrivare alla fine della serie?!
Tonio- come sempre protagonista assoluto- presenta ormai molti cambiamenti: è stufo delle criminalità, vuole lasciare la mafia per dedicarsi agli affetti familiari tardivamente sviluppati (vedasi prima serie), soprattutto ama molto la figlia Antonia, al punto da compiere il sacrificio di abbandonarla e farsi odiare da lei (ma solo apparentemente) per proteggerla in realtà da possibili vendette che certamente si abbatterebbero sulla bambina se i nemici del padre venissero a sapere che è sopravvissuta all’attentato. Di certo però l’indole macchinosa e un tantino crudele non l’abbandona, anche se la motivazione principale è il dolore e il conseguente senso di vendetta causato dalla perdita della sua famiglia.
Trama da sceneggiata greco-napoletana assicurata, record di coccoloni che mi sono presa durante la visione (ben 4): uccisione di Melina e Salvatore, uccisione della giudice De Santis, stupro e uccisione della povera Venere e uccisione della povera Erminia.
Ma torniamo alla Tripolina della De Sio,un personaggio a mio avviso incisivo e interessante (l’unico in tal senso di tutte le tre serie): una donna dura, abituata a vivere di espedienti,probabilmente analfabeta (più volte nel corso della storia quando qualcuno la invita a leggere qualcosa declina dicendo che non ci vede bene….) ma con un’evidente quanto inspiegata passione per la mitologia greca dato che ha chiamato i figli Ettore,Giasone, Paride, Venere e Patroclo; i maschi allevati come delinquenti (per questo l’ultimo le verrà portato via), ma per la figlia ha un sogno, darle una vita totalmente diversa dalla sua, e infatti la fa studiare in collegio a Palermo, la tiene lontana dalla malavita…forse se Venere fosse vissuto anche per la madre e i fratelli ci sarebbe stata una possibilità di riscatto. Ma la poverina nella prima puntata fa la fine che sappiamo, e allora la madre, già non troppo fine, scatena tutta la sua brutalità, arrivando  a sacrificare gli altri figli, compreso quello buono che vorrebbe una vita onesta, pur di fare giustizia.
Ho trovato questo personaggio molto duro e sofferente, una buona interpretazione della De Sio, un personaggio che mostra bene dove può arrivare una madre quando le viene strappato il bene più prezioso. Personalmente poi facevo il tifo per i giovani Erminia e Paride e mi è spiaciuto tantissimo che abbiano deciso di farli finire così, mentre ho provato un’antipatia terribile per Giasone, mi veniva voglia di prendere a schiaffi il televisore! Comunque bravi tutti gli attori che hanno interpretato la famiglia De Nicola.
Altro attore che mi è piaciuto, Eric Roberts nel ruolo del boss americano Tom Di Maggio: bravo l’attore ma super fesso il personaggio! Forse se n’è reso conto pure lui dato che ho saputo che nella prossima serie non ci sarà (anche se sospetto che non l’abbiano più chiamato perché costa un miliardo al minuto)….come sempre finale apertissimo, ma attendo la quarta serie per vedere come finiranno le cose.

Nessun commento:

Posta un commento