domenica 4 agosto 2013

Amour, 2012


Regia di Michael Haneke, con Jean Louis Trintignant ( Georges), Emmanuelle Riva (Anne), Isabelle Huppert (Eva).

Georges ed Anne sono due anziani coniugi che trascorrono una vecchiaia serena, dedicandosi alla comune passione per la musica (concerti e acquisti di CD). Purtroppo un giorno Anne viene colpita da un ictus che paralizza la parte destra del corpo; è l’inizio  di un rapido declino, nel quale verrà assistita con grande amore dal marito…



Un film bello, profondo, commovente, la storia di un vero amore…eppure allos tesso tempo duro, realistico, angosciante, che non risparmia nulla allo spettatore di cosa vuol dire invecchiare, del dramma e dell’umiliazione di non essere più padroni del proprio corpo nemmeno per le funzioni più banali e automatiche, del pesare totalmente su qualcun altro, senza alcuna speranza di migliorare ma solo con la certezza che più si andrà avanti peggio sarà.
Due grandi prove attoriali fornite da Jean Louis Trintignant  e Emmanuelle Riva, una vecchia coppia il cui amore che li ha uniti per tutta la vita si manifesta inizialmente con condivisione di hobby, piccoli gesti e complimenti, e poi con la perseveranza, pazienza, forza di lui dopo il dramma. Uso raramente questo termine, ma stavolta credo sia giusto dire che possiamo vedere sullo schermo due grandissimi attori.
Brava anche Isabelle Huppert nella parte della figlia, lontana fisicamente ma che cerca di stare vicino ai genitori come può, ritrovandosi però impotente davanti al decadimento della madre; una figura che esprime, al pari delle altre due,il dolore e il dramma di un figlio davanti alla malattia e morte degli anziani genitori.
e' un film che oltre a quello che ho scritto può comunicare molti altri messaggi importanti senza banalità o cose scontate, perciò mi sento di consigliarvelo., anche se in caso di persone sensibili, magari perché hanno vissuto esperienze simili in famiglia, meglio tenere presente l'altissima drammaticità della storia.













 

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