martedì 30 luglio 2013

L'isola di Arturo, 1962


Regia di Damiano Damiani, con Vanni de Maigret (Arturo), Reginald Kernan (Wilhelm),Kay Meersman (Nunziata).

Il quindicenne Arturo, orfano di madre, cresce completamente solo sull’isola di Procida; il padre Wilhelm infatti è per la maggior parte del tempo impegnato in misteriosi viaggi da cui si fa vivo una-due volte l’anno. Un giorno però torna portando con sé Nunziata, la sua nuova moglie, di soli due anni maggiore di Arturo: riparte quasi immediatamente lasciando soli la moglie e il figlio, che giocoforza stabiliranno un rapporto di affetto che però per Arturo va ben oltre….


Tratto dal romanzo omonimo (1957) di Elsa Morante, il film è un classico abbastanza interessante nel suo genere.
Non avendo letto il romanzo della Morante, non posso dire se sia una fedele trasposizione, ma so che manca un elemento fondamentale, difficile d'altronde da rendere sullo schermo: il rapporto fortissimo e primordiale di Arturo con l'isola e la natura che lo circonda, che qui si intuisce solo da brevi accenni e soprattutto dal carattere selvatico del ragazzo (normale, peraltro, se si considera che è cresciuto abbandonato a sé stesso).
ho trovato gli interpreti bravi, naturali ed espressivi, i personaggi comunicano emozioni e stati d'animo anche in silenzio con occhi e atteggiamenti; odioso il padre del protagonista, tant'è che se alla fin fine fosse successo qualcosa tra Arturo e Nunziata non l'avrei ritenuto affatto sbagliato (contrariamente a quello che penso di solito), ma giusto e sacrosanto, anche perché mi è parso che fossero davvero fatti l'uno per l'altra.
Abbastanza raro, ma in caso lo trovaste ve lo consiglio.



Nessun commento:

Posta un commento