sabato 2 marzo 2013

La Storia, 1986

Regia di Luigi Comencini, con Claudia Cardinale (Ida Ramundo), Andrea Spada (Useppe Ramundo), Antonio Degli Schiavi (Nino Mancuso), Fiorenzo Fiorentini (Giuseppe Cucchiarelli), Lambert Wilson (Davide Segre), Francisco Rabal (Remo).

Nel 1941 Ida Ramundo, una maestra elementare vedova e madre dell’adolescente Nino, viene violentata da un soldato tedesco. Dalla violenza nasce Giuseppe, detto Useppe, un bambino intelligente e gioioso che vive un’infanzia serena pur tra le privazioni della guerra.
Per Useppe, il mondo è una continua scoperta e le persone che incontra amici indimenticabili; ma quando la guerra finisce e il peggio sembra passato, una brutta malattia segnerà le vite di Ida e del figlioletto….



Tratto dall’omonimo romanzo (1974) di Elsa Morante, è uno degli ultimi sceneggiati italiani della vecchia e compianta scuola tv che realizzava trasposizioni televisive in più puntate di romanzi famosi, dopo la seconda metà degli anni ’80 tutto è cambiato, è cominciata l’era delle fiction, spesso stravolte e affidate ad attori e registi che quasi sempre lasciano a desiderare. La fine di un’epoca insomma…
Io l’ho visto grazie a Emule perché, nonostante esista in DVD, è uno di quegli introvabili che non si sa come trovare.
Devo dire che nonostante alcune differenze, anche di non poco conto, è uno sceneggiato che merita, e bisogna dare atto al fatto che, essendo il romanzo molto complesso, non è di facilissima trasposizione. Luigi Comencini è però un regista da sempre sensibile ai bambini e al loro modo di vedere il mondo e di rapportarsi ad esso, e quindi ha saputo mantenere questa caratteristica del libro ponendo Useppe come protagonista, il suo modo di vedere, di osservare ciò che lo circonda, di vivere; attorno a lui gli altri personaggi, soprattutto la madre, il fratello e il cane (più importante nel libro).
Rispetto al romanzo viene tolta la prima parte, quella dove si racconta l’infanzia e giovinezza di Ida, e anche il finale è lievemente diverso; inoltre, se nel libro viene dato spazio alle vicende personali della maggior parte dei personaggi (anche minori), quin la cosa è per forza di cose ridimensionata, dato che il linguaggio televisivo e cinematografico sarebbe risultato inadatto a questo scopo rispetto a quello scritto, con cui certamente ci si può spiegare meglio.
Ho trovato gli attori molto adatti ai loro ruoli, e in alcuni casi (Nino, il signor Cucchiarelli,l’oste Remo) sono proprio come me li ero immaginata durante la  lettura del libro; Claudia Cardinale fisicamente è totalmente diversa dalla Ida letteraria (descritta come una donna non bella, sciupata trascurata e sempre paurosa), ma nonostante ciò mi è piaciuta ugualmente dato che il suo viso segnato dalle sofferenze ben si adatta a un personaggio che davvero sopporta di tutto.
Molto bravo, nella sua semplicità di bambino anche il piccolo attore che interpreta Useppe.
Insomma se vi capita recuperatelo perché merita, soprattutto se vi è piaciuto il romanzo.




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