venerdì 2 dicembre 2011

La guerra dei Roses (The war of the Roses), 1989


Regia di Danny deVito, con Michael Douglas (Oliver Rose), Kathleen Turner (Barbara Rose), Danny de Vito (Gavin D’Amato).


Oliver e Barbara Rose sono una coppia felicemente sposata da venticinque anni. Un modello per tutti,fino a quando un incidente fa loro capire che la loro felicità è fasulla e che il loro matrimonio e finito. Ed è qui che iniziano i guai:nel tempo, e con i sacrifici di entrambi, hanno costruito bella casa e ottenuto una posizione sociale di tutto rispetto, due cose alle quali nessuno dei due ha intenzione di rinunciare. Ma siccome non vogliono rinunciare nemmeno al divorzio e rifiutano qualsiasi accordo, la guerra è inevitabile…




Tratto dall’omonimo romanzo (1986) di Warren Adler, il film narra, in modo un po’ estremo ma a volte non lontanissimo dalla realtà, la fine di una bella e lunga storia d’amore e quello che succede dopo. Come purtroppo accade a molte coppie che si separano, Oliver e Barbara ingaggiano una vera e propria guerra dove tutto è permesso pur di non concedere nulla all’altro, per ripicca, per dispetto e soprattutto, alla fin fine, per l’incapacità di riconoscere veramente che la loro storia è finita e che tutto quello che rappresenta la loro storie appartiene a entrambi, in quanto entrambi ne facevano parte… Certo le tattiche di guerra dei due ex coniugi sono a volte terribili e sadiche (la scena dei cani e il finale sopra tutti), ma se ci pensiamo nella realtà spesso succedono cose molto simili… Sullo sfondo lo sguardo distaccato e a volte cinico e disincantato del narratore della storia, l’avvocato e amico Gavin, che rappresenta anche la piccola speranza che si apre alla fine del film. Gavin è interpretato dallo stesso regista del film, Danny de Vito, mentre Michael Douglas e Kathleen Turner, che tornano a fare coppia sullo schermo per la terza volta dopo ALL’INSEGUIMENTO DELLA PIETRA VERDE e IL GIOIELLO DEL NILO, sono due perfetti Oliver e Barbara: innamorati, furiosi, odiosi, e che in fondo ci fanno un po’ pena. Una commedia nera meritatamente famosa, il cui titolo è diventato sinonimo di divorzio ”movimentato”.

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