martedì 29 novembre 2011

Il miglio verde (The green mile), 2000

IL MIGLIO VERDE (The green mile), 2000

Regia di Frank Darabont, con Tom Hanks(Paul Edgecombe),David Morse(Brutus Howell),Michael Duncan Clarke(John Coffey),James Cromwell (Warden Morses).

L’anziano Paul Edgecombe racconta a un’amica una straordinaria storia di cui fu testimone tanti anni prima. Nella seconda metà degli anni ’30 Paul era capo delle guardie del braccio della morte dove venne rinchiuso John Coffey, un gigantesco uomo di colore condannato per avere stuprato e ucciso due bambine.Ma da subito Paul e le sue guardie nutrono il dubbio che sia stato vittima di un errore, in quanto John è un uomo mite e gentile,e come scoprono poco a poco e con grande sgomento, ha un grandissimo potere:quello di guarire dalle malattie più brutte semplicemente risucchiandole dalla gente…

Tratto dal romanzo omonimo (1996) di Stephen King, è secondo me uno dei film più belli di questi ultimi anni,che nulla ha a che fare con le atmosfere horror che tanto hanno reso celebre l’autore di questo romanzo.
In questo film c’è solo un fortissimo elemento soprannaturale, incarnato nella fiura di John coffe, il gigantesco e mite nero condannato a morte per un crimine odioso:lo stupro e l’omicidio di due sorelline.Anche se la sua mole può far credere che sia lui il colpevole, i suoi guardiani( e insieme a loro lo spettatore)mantengono il dubbio fino alla fine:è lui o non è lui?Come  è possibile che sia lui?D’altra parte tutte le prove convergono contro di lui…insomma fino alla fine non sappiamo la verità.Ci troviamo solo di fronte a un miracolo di proporzioni grandi quasi quanto John, e purtroppo di fronte all’impotenza degli uomini di fare qualcosa per lui, per quanto lo vorrebbero.
Tom Hanks nel ruolo di Paul Edgecombe, voce narrante della storia e secondo protagonista, è ottimo come sempre, che recita in modo appassionato e coinvolgendo lo spettatore;accanto a lui ottimi comprimari e caratteristi, come James Cromwell e David Morse, che ritagliano adeguati spazi per i loro personaggi, senza lasciarli sullo sfondo.
E soprattutto abbiamo l’ottimo protagonista Michael Duncan Clarke  che interpreta in maniera straordinaria John Coffey, il “miracolo di Dio”come lo definisce Paul, che nonostante sia stato condannato dagli uomini guarirà e a sua volta compierà miracoli col suo potere,beneficiando Paul, la moglie del direttore e Mr.Jingles, il simpatico topolino mascotte di Delacroix, un altro detenuto( e figura rappresentativa:è un’assassino ma noi vediamo soprattutto il suo lato umano).
E le scene delle esecuzioni,da sole,valgono quanto una moratoria contro la condanna a morte.
Nel 2000 il film ricevette tre nomination per gli Oscar:miglior film(purtroppo vinse quella schifezza di AMERICAN BEAUTY!!!Ma come si fa?!), miglior attore protagonista (Tom Hanks), migliore non protagonista(Michael Duncan Clark).



Nessun commento:

Posta un commento