martedì 29 novembre 2011

Dragon- La storia di Bruce Lee (Dragon: The Bruce Lee story), 1993



Regia di Rob Cohen, con Jason Scott Lee(Bruce Lee), Lauren Holly ( Linda Lee), Robert Wagner ( Bill Krieger), Ric Young (padre di Bruce Lee).


Bruce Lee, figlio di immigrati cinesi e cresciuto ad Hong Kong, vive a San Francisco dove lavora come lavapiatti e contemporaneamente studia i principi della filosofia del kung fu.
Con l’aiuto della fidanzata Linda, apre una palestra di kung fu, ma le difficoltà causate soprattutto dai pregiudizi sono davvero molte..

Tratto dal libro BRUCE LEE, di Linda Lee, è la biografia del famoso attore , re del genere “kung fu”, morto in circostanze misteriose sul set di un suo film negli anni’70.
E’ un film scorrevole e gradevole, che seppur fedele a quelli che sono i fatti narrati dal libro(e non potrebbe essere altrimenti, visto che l’autrice è la vedova dell’attore), non trascura di trattare punti importanti come il razzismo e la difficoltà per le persone non americane di accedere a certi ambienti(per esempio il cinema).
Il razzismo non è certo a senso unico: lo subisce Bruce, di origine cinese, ma anche Linda, di origini svedesi; la loro storia infatti è da subito ostacolata dalle due comunità da cui i giovani provengono, e solo la loro tenacia permette loro di superare l’ostracismo cui vengono sottoposti. Il razzismo lo vediamo anche nella diffidenza con cui inizialmente viene accolta l’iniziativa di Bruce di aprire una palestra di kung fu e infine nei dubbi inziali dei produttori Hollywoodiani riguardo a un genere, quello del kung fu, ancora sconosciuto, anche se poi si rivelerà vincente (perlomeno per qualche tempo).
Il film non affronta la ancora oggi misteriosa morte dell’attore sul set del suo ultimo film(quando si dice il destino:anche Brandon Lee, figlio di Bruce, morì poco tempo dopo la realizzazione di questo film per un incidente sul set del film IL CORVO). Questo perché, nell’intento della vedova, si voleva che l’attore venisse ricordato più per la sua vita e i suoi film che per la sua morte.
Nulla di particolare da dire sull’interpretazione degli attori, tutti in parte e volenterosi; da sottolineare che non c’è nessuna parentela tra l’attore Jason Lee e il suo personaggio, al contrario di quello che si potrebbe pensare per via del cognome.



Tiziana

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